Cultura: La sesta stella

(Prima bozza a cura del gruppo Valorizzazione Patrimonio Culturale)

Affinchè la Cultura non sia più figlia di un dio minore ma il motore civile ed economico della Nazione

Siamo fermamente convinti che la Cultura, intesa come insieme di testimonianze, di contributi e di tradizione storica, letteraria, scientifica, nonché naturale e paesaggistica, si ponga al centro della discussione politica attuale e futura.


Linee guida

La Cultura è l'anima di un popolo, che muove a sentimenti e comportamenti animati da dignità e senso civico, consapevolezza e responsabilità, ma essa è anche motore di sviluppo e prosperità. Il tema si interseca inevitabilmente con Economia, Turismo, Lavoro, tanto da suggerire di farne un ambito di interesse strategico irrinunciabile in un percorso politico che miri alla piena realizzazione dell'individuo e della comunità sociale e civile e alla prevenzione di ogni sorta di egemonia e dominio del più forte sul più debole. Siamo quindi tutti chiamati, in qualità di custodi dei nostri tesori, a prendercene cura ed impegnarci affinchè la Cultura ed il Paesaggio della nostra nazione siano l'obiettivo da perseguire, la simbolica sesta Stella del Movimento.

Sosteniamo lo snellimento dell'apparato buracratico che attualmente ingessa e scoraggia qualsivoglia iniziativa pubblica e privata.

Invochiamo trasparenza nella gestione dei fondi cominitari e/o statali da parte degli Enti preposti.

Chiediamo bandi pubblici per le nomine di commissari e presidenti di commisioni istituite ad hoc con consultazione di Curricula visibili a tutti.

Chiediamo trasparenza nelle gare di appalto per i lavori pubblici e l'impegno da parte degli Enti preposti ad assolvere ai pagamenti nell'arco di 30 gg.

Proponiamo il ripristino del Ministero per il Turismo, per ridare forza a una azione coordinata con i Ministeri dell'Istruzione e dei Beni Culturali volta alla realizzazione dei suddetti punti.

Ognuno dei punti segnalati apre scenari vasti e complessi per questo riteniamo utili eventuali contributi alla prosecuzione di una discussione che auspichiamo possa avviarsi sulla base del presente documento da parte di figure professionali che operano nei vari settori riconducibili al tema. Chiediamo ai cittadini l'ascolto che merita il programma Cultura ed il loro indispensabile apporto.

I punti sui quali fondiamo il programma sono:

Valorizzazione

Conservazione-Restauro-Archeologia

Salvaguardia

Promozione

a- Valorizzazione
Intendiamo per valorizzazione una operazione di rilettura di tutte le norme che riqualificano il patrimonio Culturale in ambito di Ministero e Regioni, laddove si evincerebbe una carenza od obsoleta normativa si provvederebbe ad una integrazione attraverso gli strumenti consentiti in Costituzione ovvero interrogazioni, interpellanze e commissioni parlamentari.

b- **Conservazione- Restauro-Archeologia
Il patrimonio artistico-urbanistico-archeologico della nazione va costantemente manutenuto, occorre pertanto un regolare monitoraggio da parte di restauratori, archeologi e le professionalità competenti in forza presso il ministero dei Beni Culturali ed in Regione. Nel caso il personale qualificato fosse ritenuto insufficiente si procederebbe, attraverso concorso pubblico, per titoli e competenze, ad assunzioni a tempo indeterminato nel numero che si riterrebbe opportuno. Il contratto a tempo indeterminato garantisce continuità e stabilità necessarie per la cura di un bene che non è a scadenza. Chiediamo inoltre il riconoscimento nazionale delle figure professionali atte alla conservazione,al restauro ed archeologia dei Beni Culturali.

c- Salvaguardia
Il patrimonio di cui al punto b, necessita di sorveglianza e tutela nelle figure di custodi e guardiani formati ai vari siti, trattasi essi di Musei piuttosto che aree archeologiche, o siti di interesse artistico museale. Anche in questo caso una approfondita contabilità delle risorse umane dipendenti dal Ministero e Regioni è essenziale e conseguente ad una integrazione attraverso concorso pubblico.

c- Promozione
Una adeguata nonchè equilibrata politica di sponsorizzazione dei Beni Culturali metterebbe in moto un processo di sviluppo economico in collaborazione con gli enti preposti. Intendiamo dunque abolire l'intervento dei privati nella sponsorizzazione e promozione dei Beni Culturali, con riferimento a cooperative o qualsivoglia forma di gestione privata a fini economici del patrimonio pubblico. Si rende indispensabile la verifica di leggi che tutelino il patrimonio Culturale e Paesaggistico dall'assalto indiscriminato di cementificatori ed affaristi dell'ultima ora. Ove mai le leggi esistenti si rivelassero incapaci è indispensabile l'azione legislativa prima di qualunque piano di promozione.
In un programma di rilancio dei tesori nazionali l'interlocutore ideale è il Ministero del Turismo di cui chiediamo l'immediato ripristino.

La costruzione di un programma Beni Culturali e Paesaggistici non può non tener conto dell'Art. 9 della Costituzione, del Decreto Legislativo n° 42 del 2004 composto da 148 articoli oltre l'allegato A (con annesse variazioni), e della Sovrintendenza ai Beni Culturali. La conoscenza delle leggi che regolano il funzionamento del Ministero e degli Enti locali si rende indispensabile affinchè si possa chiederne la rigorosa applicazione, oppure la modifica delle stesse ove mai si ritenessero inefficaci.

Si rende necessario che in virtù di un rinnovato funzionamento del Ministero Beni culturali e Paesaggistico il suddetto venga dotato di Portafoglio in modo da poter contare su risorse autonome oltre a quelle previste dalla Comunità Europea.
Altro requisito fondamentale per una nuova gestione ministeriale è rappresentata dall'utilizzo della rete.
Il Ministero deve diventare un sito di facile consultazione ma assolutamente veritiero, di modo che i cittadini possano seguirne le attività, partecipare ed informarsi.
Deve essere tracciato il percorso che il danaro pubblico intraprende dal momento in cui viene assegnato fino alla destinazione. Debbono essere obbligatori Bilanci pubblici per tutti i richiedenti fondi Statali e/o Europei. La giustifica minuziosa della spesa è indispensabile requisito per accedere alla richiesta di sovvenzionamenti.
La Soprintendenza, e le varie locali, non dovrebbero considerarsi entità autonome gestite come cosa propria il cui giudizio resta praticamente insindacabile. La funzione del Ministero dei Beni Culturali quale giudice super-partes nel controllo dei compiti affidati alla Soprintendenza è fondamentale. La costituzione di una commissione di vigilanza che non sia controllata dal controllore stesso è indispensabile.ll personale addetto alle Soprintendenze dovra' essere scelto per Curriculum, titoli e competenze, con la massima trasparenza senza l'intervento di politici in carica.
Le Soprintendenze locali, in quanto macchina burocratica, debbono adeguarsi alla richiesta di efficienza, e trasparenza dell'espletamento delle loro funzioni, gli sportelli comunali forniranno un servizio veloce e competente avvalendosi anche di sportelli on line.

I vari settori che riguardano il patrimonio Beni Culturali debbono essere trattati a livello centrale attraverso commissioni istituite e costituite da una giuria scelta per titoli e requisiti. Codesta giuria seleziona i candidati alla formazione delle commissioni tramite curriculum e titoli. Tutte le procedure debbono essere presenti ed aggiornate sul sito del Ministero.


Elementi correlati


Commenti

Aggiungi un nuovo commento
Salvo diversa indicazione, il contenuto di questa pagina è sotto licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 License